Per la valutazione e la calibrazione del modulo, sono state eseguite simulazioni preliminari su un dominio che copre l’intera Penisola Arabica e le regioni circostanti, con una risoluzione orizzontale di 20 km.
Le simulazioni sono state forzate mediante i campi meteorologici generati dal modello WRF. Dati aggiuntivi in ingresso – come i parametri di scala della turbolenza dello strato limite planetario (PBL), le diffusività turbolente e i tassi di deposizione delle specie di polvere – sono stati forniti da un preprocessore specificamente progettato, basato sui campi meteorologici e sulle caratteristiche d’uso del suolo.
Le condizioni al contorno per le specie di polveri sono state assegnate utilizzando i campi di concentrazione prodotti dal servizio europeo Copernicus di monitoraggio atmosferico (CAMS) su scala globale.
È stato considerato un periodo di simulazione di un mese (giugno 2022) per ottimizzare alcuni parametri dello schema emissivo delle polveri eoliche, tra cui:
- l’aumento della soglia di erosione del vento in funzione dell’umidità del suolo,
- la rugosità minima del suolo (in metri) per differenti tipologie di copertura vegetale (arbusti, arbusti/erba, colture, vegetazione rada),
- e il potenziale erodibile di quattro componenti del suolo: sabbia grossolana, sabbia fine-media, limo e argilla.
L’abilità del sistema modellistico nel riprodurre i livelli osservati di PM10 è stata successivamente valutata confrontando le concentrazioni simulate con le osservazioni fornite dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria dell’Autorità Ambientale del Kuwait (KEPA), utilizzando indicatori statistici standard: bias medio, coefficiente di correlazione di Pearson, errore quadratico medio (RMSE) e RMSE normalizzato.
I campi di concentrazione della configurazione del modulo con le migliori prestazioni sono stati ulteriormente confrontati con quelli previsti dal modello BSC/NMMB e con la previsione mediana dell’ensemble MULTI-MODEL, fornita dal Centro Regionale per la Polvere dell’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale) con sede a Barcellona, spesso utilizzata nella Penisola Arabica.
Questo confronto ha evidenziato andamenti simili e ha confermato la capacità del modulo di emissione di polveri eoliche di prevedere efficacemente gli eventi di trasporto e deposizione di polveri nell’area di studio.
Tra le tematiche trattate:
💨 Sorgenti di polvere regionali e specifiche
💨 Processi atmosferici e trasporto delle polveri
💨 Progressi tecnologici nell’osservazione e nella modellazione delle polveri
💨 Impatti ambientali e climatici delle polveri
💨 Effetti sulla salute ed esposizione umana
Un’occasione importante per discutere le ultime scoperte e metodologie relative alla polvere atmosferica a cui ARIANET è molto lieta di partecipare; nella giornata di apertura infatti Camillo Silibello presenterà “𝐏𝐫𝐞𝐥𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲 𝐀𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐎𝐟 𝐀 𝐖𝐢𝐧𝐝𝐛𝐥𝐨𝐰𝐧 𝐃𝐮𝐬𝐭 𝐄𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧 𝐒𝐜𝐡𝐞𝐦𝐞 𝐓𝐨 𝐀𝐫𝐚𝐛𝐢𝐜 𝐏𝐞𝐧𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐚” all’interno della sessione “𝐎𝐛𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐚𝐧𝐝 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐠 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐦𝐨𝐬𝐩𝐡𝐞𝐫𝐢𝐜 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧, 𝐬𝐞𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐚𝐧𝐝 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐨𝐟 𝐚𝐭𝐦𝐨𝐬𝐩𝐡𝐞𝐫𝐢𝐜 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐥𝐞𝐬”.
Questo intervento è il frutto dell’attività di supporto da parte di ARIANET al Kuwait Institute for Scientific Research (KISR) nell’implementazione di un sistema nazionale di previsione della qualità dell’aria (KAQFS) basato sul Flexible Air Quality Regional Model (FARM), e in particolare lo sviluppo del modulo di emissione di polveri eoliche basato sulle parametrizzazioni proposte da Foroutan et al. (2017), con contributi aggiuntivi da Marticorena e Bergametti (1995) e Marticorena et al. (1997), è stato in parte finanziato dal progetto europeo Horizon Europe – FOCI.