A partire dai dati emissivi relativi al dominio in esame, l’input emissivo al modello viene prodotto tramite il preprocessore Emission Manager, secondo questa sequenza di operazioni:

  • speciazione chimica;
  • disaggregazione spaziale sul grigliato di calcolo;
  • modulazione temporale a risoluzione oraria.

La speciazione chimica consente di passare dalle specie aggregate presenti nell’inventario (composti organici volatili totali, particolato totale, ossidi di azoto) alle specie chimiche necessarie al modello (singole specie organiche o gruppi funzionali considerati dal meccanismo chimico, particolato suddiviso in classi dimensionali e componenti chimiche, NO ed NO2) dei sulla base di profili tipici di ogni attività emissiva.
La disaggregazione spaziale consente di passare dai poligoni comunali, cui sono originariamente riferiti i dati emissivi, alle celle della griglia di calcolo utilizzata dal modello. La disaggregazione avviene mediante l’ausilio di tematismi alla risoluzione di interesse: ciascun poligono viene dapprima intersecato con le celle del grigliato di calcolo, e le emissioni ad esso associate vengono ripartite sulle celle in modo proporzionale all’area dell’intersezioni risultanti tra il poligono di partenza e le celle; la ripartizione viene quindi corretta tramite un tematismo su griglia, correlato con l’attività responsabile delle emissioni, che rappresenta la percentuale di ciascuna cella coperta da una data tipologia di uso del suolo (es. aree urbanizzate, industriali, agricole, ecc.).