L’area definita “Grande Cairo” è la più grande regione metropolitana dell’Egitto, con una superficie totale di 3084.7 Km2 e una popolazione di 26 milioni di abitanti (nel 2023).
Essere coinvolti nella redazione del “𝐏𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐭𝐦𝐨𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐢𝐫𝐨”, iniziato la scorsa estate e finanziato dalla Banca Mondiale, è per ARIANET e tutto il gruppo SUEZ 𝐀𝐢𝐫&𝐂𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐞 una grande sfida, ma sapere di essere parte di un’impresa così ambiziosa e necessaria alla luce dell’attuale contesto ambientale è sicuramene molto motivante per il nostro team italo-francese che è appena tornato dalla sua seconda missione al Cairo!
Quella appena trascorsa è stata un settimana davvero intensa, in cui noi insieme ai colleghi di Chemonics Egypt Consultants con cui stiamo collaborando, abbiamo incontrato numerosi interlocutori, tra cui l’Agenzia Egiziana per gli Affari Ambientali, che fa capo al Ministero dell’Ambiente, principale beneficiario del progetto, e i rappresentanti di diversi altri ministeri.
Abbiamo avuto anche l’onore di essere invitati al workshop organizzato dalla Banca Mondiale per la Giornata Nazionale dell’Ambiente 2025, durante il quale la ministra dell’Ambiente egiziana, Yasmin Fouad, ha ribadito l’impegno del Paese per una transizione verde giusta, nonostante le sfide globali, sottolineando dunque come le questioni ambientali siano ora al centro dello sviluppo nazionale e della sicurezza.
Giornate intense di confronto, mirate a raccogliere informazioni fondamentali per definire linee guida efficaci nella riduzione degli inquinanti e delle emissioni di gas climalteranti, valutandone i benefici sulla salute pubblica e l’impatto economico.
I prossimi 24 mesi saranno densi di lavoro, ma è estremamente stimolante far parte di un progetto che coinvolge oltre venti milioni di persone. Ridurre le emissioni nella più grande area urbana dell’Africa richiede un approccio multidisciplinare e l’applicazione di competenze diversificate in un contesto in cui, nonostante i progressi recenti, i livelli di inquinamento restano ancora ben al di sopra delle soglie raccomandate dall’OMS, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.