Si è conclusa ieri la partecipazione di SUEZ ARIANET all’8° edizione del corso “Controllo e Riduzione delle Emissioni in Atmosfera delle Attività Produttive” organizzato da FAST – Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, dove è stato possibile fornire una prospettiva sulle applicazioni della modellistica sia su scala locale che su quella regionale

Nel primo modulo Daniela Barbero ha mostrato alcune applicazioni a scala locale, spaziando dalla modellistica di rilascio accidentale di sostanze tossiche in ambito industriale agli incendi di materiale misto, dalla modellazione di una rete di traffico in ambito urbano al confronto tra modelli gaussiani, a puff e lagrangiani a particelle come SPRAY.

Nicola Pepe ha invece illustrato alcune delle più note applicazioni modellistiche a livello regionale, tra cui ad esempio i sistemi previsionali per le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente ed il supporto alla reportistica annuale, la valutazione della qualità dell’aria e le risposte alle richieste della stima dei valori di fondo delle concentrazioni dei diversi inquinanti.

Sono state inoltre presentate applicazioni più complesse, come l’analisi del contributo delle diverse sorgenti emissive (source apportionment), realizzata sia per le ARPA che per enti privati, e gli studi condotti nell’ambito di progetti europei per investigare la relazione tra cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico.

Ieri, nel corso del 3° modulo, l’intervento si è concentrato in particolare sull’applicazione di questo strumento nelle valutazioni di impatto ambientale per siti industriali.

Daniela Barbero, insieme al professor Giovanni Lonati del Politecnico di Milano, ha introdotto il tema con una panoramica teorica sui modelli di dispersione, soffermandosi sulle ipotesi alla base dei diversi approcci e sull’importanza della qualità dei dati in input, in particolare meteorologia ed emissioni.

Sono stati poi presentati alcuni casi applicativi che hanno messo a confronto modelli gaussiani, lagrangiani a puff e a particelle, evidenziandone differenze e ambiti di utilizzo. È stato inoltre approfondito l’uso di scenari emissivi differenti, per analizzarne gli impatti e le potenzialità applicative.

Infine, è stato affrontato anche il tema dell’impatto odorigeno, a partire dalle recenti indicazioni contenute nelle linee guida italiane. Sono stati mostrati diversi metodi per stimare le concentrazioni di picco odorigeno, utili a individuare in modo sempre più efficace le potenziali molestie olfattive.

Un intervento per operatori del settore pensato per rafforzare la comprensione degli strumenti modellistici nella gestione della qualità dell’aria.

Qui le presentazioni complete:

ARIANET_FAST_AMBIENTE_ACADEMY_Modulo1

ARIANET_FAST_AMBIENTE_ACADEMY_Modulo3