E’ stato appena pubblicato l’articolo “The potential impact of biogenic volatile organic compounds (BVOCs) from terrestrial vegetation on a Mediterranean area using two different emission models”, risultato di una collaborazione tra ARIANET, ENEA, gli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, per la Bioeconomia, per la Protezione Sostenibile delle Piante.

I composti organici volatili biogenici (BVOC) emessi dalla #vegetazione sono precursori di ozono, ossidanti fotochimici e aerosol organici secondari (SOA). L’interazione tra tali composti e gli inquinanti prodotti dalle aree urbane può pertanto determinare superamenti degli standard di qualità dell’aria per l’ozono ed il #particolato atmosferico (PM10, PM2,5).

Per stimare le emissioni dalla vegetazione viene comunemente utilizzato un approccio basato sulla classificazione delle diverse specie di piante in base alla loro funzionalità.

I modelli basati su tale approccio (come Megan v.2) assumono stessi fattori di emissione per #piante appartenenti allo stesso tipo e possono dar luogo a significative sovrastime nell’area mediterranea ove sono presenti piante che, pur appartenendo allo stesso tipo funzionale, si comportano in modo molto differente dal punto di vista emissivo.

Per superare tali limitazioni è stato sviluppato il modello PSEM (Plant Specific Emission Model) che tiene conto delle caratteristiche emissive specifiche per le diverse piante e tipologia di vegetazione.

Tale modello è stato applicato alla Regione Campania per la quale è stato costruito un inventario dettagliato della vegetazione. Il confronto tra le emissioni biogeniche stimate utilizzando i due approcci (Megan v.2.04 e PSEM) ha evidenziato significative differenze relativamente all’isoprene ed ai #monoterpeni in termini sia quantitativi sia di distribuzione spaziale.

La disponibilità di profili di concentrazione di diversi composti organici e ozono, ha permesso di confrontare i profili di concentrazione osservati con quelle simulati alimentando il modello di trasporto chimico FARM (Flexible Air quality Regional Model) con emissioni biogeniche stimate con MEGAN e PSEM.

I risultati hanno evidenziato un migliore accordo con i dati sperimentali, in particolare per quanto riguarda l’isoprene ed i suoi prodotti di ossidazione, utilizzando il modello PSEM.

L’articolo integrale è consultabile qui: https://lnkd.in/dEuspHe6